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Newsletter n. 8 del 2 ottobre 2024

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Sommario

La Corte di Strasburgo condanna l’Italia per l’ingiusta applicazione di misure di sicurezza limitative della libertà di circolazione

Con sentenza del 26 settembre 2024, la Corte europea dei diritti dell’uomo si è pronunciata sul caso Gangemi c. Italia (ricorso n. 59233/17), riguardante l’imposizione di misure di sicurezza limitative della libertà di circolazione.

Il ricorso riguardava l’assoggettamento del ricorrente, il sig. Sergio Gangemi, alla misura preventiva della sorveglianza speciale da parte della polizia e all’obbligo di dimora da parte del giudice nazionale e ai sensi dell’art. 6, d.lgs .n. 159 del 6 settembre 2011 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione). Il richiedente veniva dichiarato socialmente pericoloso ai sensi dell’art. 1, par. 1, a) e b), del decreto n. 159/2011 (pericolosità generica o “pericolosità ordinaria”) in quanto persona che, sulla base di elementi di fatto, poteva essere considerata un delinquente abituale.

Le misure preventive imponevano al ricorrente i seguenti obblighi per un periodo di tre anni: trovare un lavoro stabile; condurre una vita onesta e rispettosa della legge e non dare adito a sospetti; non allontanarsi dal proprio domicilio senza averne dato notizia all’autorità di polizia responsabile della sua sorveglianza; presentarsi all’autorità di polizia responsabile della sua sorveglianza il lunedì e il venerdì, tra le 16.00 e le 18.00, e ogni volta che gli viene richiesto; non rientrare a casa oltre le 22.00 e non uscire di casa prima delle 7.30, se non in caso di necessità e solo dopo averne dato tempestiva comunicazione alle autorità; non detenere o portare armi; non frequentare persone con precedenti penali e sottoposte a misure di prevenzione o di sicurezza; risiedere nel Comune di Aprilia, situato nella Regione Lazio.

Invocando l’art. 2, Protocollo n. 4 alla CEDU (libertà di circolazione), il ricorrente lamentava il difetto di chiarezza e prevedibilità della base giuridica riguardante le persone a cui è applicabile la misura preventiva della sorveglianza speciale di polizia, nonché la vaghezza e indeterminatezza del contenuto degli obblighi impostigli, tra cui l’ordine di dimora obbligatorio nel Comune di Aprilia.

La Corte di Strasburgo, richiamando la decisione della Grande Camera riguardante il caso De Tommaso c. Italia (sentenza del 23 febbraio 2017), in cui era stata riscontrata una violazione dell’art. 2, Prot. n. 4 a causa della mancanza di chiarezza e prevedibilità della base giuridica della misura contestata, ha ritenuto che le misure imposte al sig. Gangemi fossero formulate in termini molto generici, con contenuto estremamente vago e indeterminato, soprattutto gli obblighi di “condurre una vita onesta e rispettosa della legge” e di “non dare adito a sospetti” (identici a quelli imposti al ricorrente nel caso De Tommaso c. Italia).

Per tali ragioni, non rinvenendo alcuna base giuridica prevedibile per l’imposizione delle suddette misure preventive, la Corte ha riscontrato una violazione nei confronti del ricorrente da parte delle autorità italiane dell’art. 2, Prot. n. 4 alla CEDU, condannando l’Italia a pagare al ricorrente 7.000 euro in risarcimento dei danni non pecuniari.

Riconosciuto il diritto al risarcimento per l’epatite contratta a seguito di trasfusione durante il parto

Con sentenza dell’11 giugno 2024, il Tribunale di Firenze, sulla scorta della giurisprudenza promossa dal nostro Studio, ha pronunciato l’ennesima sentenza, accogliendo il ricorso per risarcimento dei danni di una donna a cui, nel lontano 1970, a causa di complicazioni del parto, venne somministrata una trasfusione di sangue infetto dal virus dell’HCV (epatite C). Solo nel 1999 la donna scopriva di aver contratto l’epatite C.

Anni di vicende giudiziarie avevano portato nel 2023 alla sentenza della Corte di Cassazione che aveva rigettato l’indennizzo nei confronti della donna per completa remissione della patologia infettiva e per l’esclusione del danno psichico dalla tabella degli indennizzi.

La causa veniva riassunta davanti al Tribunale di Firenze e veniva disposta una consulenza medico-legale che confermava la presenza di un danno permanente del 5% a causa della fibrosi epatica conseguente all’epatite C contratta dalla paziente.

Con sentenza del giugno scorso, il Tribunale di Firenze ha condannato il Ministero della Salute a risarcire i danni da emotrasfusione, biologici, esistenziali, dinamico-relazionali e morali subiti dalla donna, liquidandoli in 50mila euro.

Convegno “La violenza economica e l’educazione finanziaria. Riconoscerla per combatterla – Il maltrattamento economico nei rapporti familiari”

Il 25 settembre 2024 si è svolto il Convegno intitolato “La violenza economica e l’educazione finanziaria. Riconoscerla per combatterla – Il maltrattamento economico nei rapporti familiari”, organizzato dal Comitato Pari Opportunità presso l’Ordine degli avvocati di Velletri.

I saluti istituzionali sono stati rivolti dal dott. Antonino P. La Malfa,  Presidente del Tribunale Ordinario di Velletri, dal dott. Giancarlo Amato, Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Velletri, e dall’Avv. Stefano Armati, Presidente del COA di Velletri.

Successivamente, l’Avv. Rosaria P. La Rosa, membro della Commissioni Pari Opportunità del CNF, e l’Avv. Carlo F. De Marco, Presidente del Comitato Pari Opportunità presso l’Ordine degli avvocati di Velletri, hanno introdotto la tematica oggetto del Convegno.

L’evento, moderato dall’Avv. Paolo Catese, Segretario del Comitato Pari Opportunità presso l’Ordine degli avvocati di Velletri, ha visto gli interventi dell’Avv. Filomena Lipardi, membro della Commissione Famiglia del COA di Roma, dell’Avv. Mario Melillo, Segretario generale dell’Unione forense per tutela dei diritti umani, e del dott. Maurizio Cari, consulente tecnico d’ufficio del Tribunale ordinario di Velletri.

In particolare, l’Avv. Mario Melillo, senior partner del nostro Studio, ha svolto una relazione sul tema della protezione della parte economicamente debole nella crisi familiare.

Lectio Magistralis “Diritto Internazionale dell’Ambiente: verso una svolta giudiziaria?”

Si segnala la lectio magistralis su “Diritto Internazionale dell’Ambiente: verso una svolta giudiziaria?” del Prof. Avv. Lorenzo Schiano di Pepe, Professore ordinario di Diritto dell’Unione europea presso l’Università di Genova e titolare della cattedra Jean Monnet “International and European Law of the Sea”.

La lectio magistralis si terrà il 3 ottobre p.v. dalle ore 12.00 alle ore 14.00 a Genova, presso il Centro di Formazione, Cultura e Attività Forensi Via XII Ottobre N. 3 (II piano).

L’evento, organizzato dalla sezione Liguria dell’Unione forense per la tutela dei diritti umani (UFDU) d’intesa con il COA di Genova, sarà moderato dall’Avv. Massimo Benoit Torsegno e dall’Avv. Emilio Robotti, rispettivamente Coordinatore e Segretario della Sezione Liguria di UFDU, entrambi membri esterni della Commissione Internazionale e Diritti Umani dell’Ordine degli Avvocati di Genova.

Con l’occasione, l’Avv. Prof. Anton Giulio Lana, Presidente di UFDU e Direttore della Scuola Nazionale di Alta Formazione Specialistica di UFDU, presenterà il Corso di specializzazione per Avvocato Internazionalista (II edizione, biennio 2024-2026).

La locandina è scaricabile qui.

Conferenza internazionale “L’impatto della Convenzione europea dei diritti dell’uomo negli ordinamenti interni”

Il 18 ottobre p.v. si terrà a Roma, presso la Camera dei deputati a Palazzo Montecitorio (sala Mappamondo), una Conferenza internazionale sull’impatto della Convenzione europea dei diritti dell’uomo negli ordinamenti interni.

La Conferenza è organizzata dall’Institut des droits de l’homme des avocats européens (IDHAE), organizzazione non governativa – presieduta dall’Avv. Prof. Anton Giulio Lana – dedicata alla promozione e alla protezione dei diritti umani ed alla difesa degli avvocati la cui libertà di esercitare la professione è minacciata in tutto il mondo, e dall’Università degli Studi di Roma UnitelmaSapienza, Dipartimento di Diritto e Società Digitale, diretto dal Prof. Avv. Mario Carta.

Dopo gli indirizzi di saluto dell’On. Laura Boldrini, dell’Avv. Francesco Greco, dell’Avv. Prof. Anton Giulio Lana e del Prof. Avv. Mario Carta, l’evento prevede una lectio magistralis dell’ex Presidente della Corte europea dei diritti dell’uomo, Guido Raimondi. A seguire avvocati europei esperti nel contenzioso in materia di diritti umani dell’IDHAE terranno delle relazioni sull’impatto della CEDU nei rispettivi ordinamenti giuridici.

Al termine della conferenza, la Presidente del Comitato permanente sui diritti umani nel mondo, On. Laura Boldrini, consegnerà nelle mani del Ministro per i diritti umani del Governo di unità nazionale birmano in esilio Aung Myo Min il Premio internazionale dei diritti umani “Ludovic Trarieux”, assegnato all’avvocata birmana Ywet Nu Aung, condannata nel 2022 a 15 anni di prigione per aver svolto la propria professione in supporto agli oppositori della giunta militare al potere.

La locandina dell’evento è scaricabile qui.

Corso di specializzazione per Avvocato Internazionalista – II edizione

A partire dal 25 ottobre 2024 avrà inizio la II edizione del Corso di specializzazione per Avvocato internazionalista (di seguito il “Corso”).

Il Corso, diretto dall’Avv. Prof. Anton Giulio Lana, viene organizzato dalla Scuola Nazionale di Alta Formazione Specialistica dell’Unione forense per la tutela dei diritti umani (di seguito, UFDU) – iscritta nell’elenco delle associazioni forensi specialistiche maggiormente rappresentative ai sensi dell’art. 35, co. 1, lett. s) della legge 31 dicembre 2012 n. 247 – in convenzione con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, l’Università degli Studi di Roma UnitelmaSapienza e il Dipartimento di Diritto e società digitale dell’Università degli Studi di Roma UnitelmaSapienza, nonché d’intesa con il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Firenze, il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Udine, l’Università di Macerata.

Il Corso ha durata biennale per un totale di 216 ore di formazione (come previsto dalla normativa nazionale). L’iscrizione è aperta agli avvocati iscritti a uno degli albi degli ordini forensi nazionali ai fini del conseguimento del titolo di avvocato specialista.

Il primo anno di Corso inizierà in data 25 ottobre 2024 e terminerà il 5 dicembre 2025, mentre il secondo anno inizierà in data 16 gennaio 2026 e terminerà il 4 dicembre 2026. Sarà possibile iscriversi al Corso sino al 18 ottobre 2024.

Ulteriori informazioni, anche relativamente ai costi di iscrizione, si possono consultare sul sito dell’Unione. Per qualsiasi ulteriore informazione è possibile scrivere al seguente indirizzo di posta elettronica: scuola@avvocatointernazionalista.com.

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